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Ponte Vecchio
La scelta di una location d'eccellenza

"Quando ti trovi sul Ponte, specialmente nei periodi di minor afflusso, ti guardi intorno e ti accorgi di essere in un altro mondo, in un’atmosfera magica, in un’aurea rinascimentale.
Se quelle pietre potessero parlare.. Quanti avvenimenti potrebbero raccontare..."

Il Ponte Vecchio, dopo aver affrontato incendi, alluvioni, guerre e quanto la follia e l’incuria umana ha prodotto in sette secoli di storia, si erge, ancora oggi, glorioso e immortale, sicuro della sua titanica vittoria contro il tempo. Noi lo abbiamo scelto per la sua eccellenza e per la grande storia che porta con sé, quando ci si passa o si entra nei nostri negozi si respira un'aria storica, in cui ogni piccolo angolo prende vita. Le statue e i particolari scorci che vediamo dai nostri punti vendita, rendono ancora più prezioso l'oggetto di pregio che i nostri clienti vengono a cercare e far diventare proprio.

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Le origini storiche

Di origini romane, il Ponte attraversa l’Arno nel suo punto più stretto, laddovein tempi remoti esisteva un guado. Si pensa che, fin dai primi tempi, non fosse che una passerella di legno, “Ponte sublicio”, costruito verso la metà del primo secolo a.c., dopo la fondazione di Florentia.
Cassetti Firenze
Durante il XIII secolo, si sistemarono qui numerose botteghe costruite in legno che diventarono un ingente patrimonio per il comune, il quale ne riscuoteva gli affitti poi finalizzati alla realizzazione di altre opere pubbliche. Ben presto il Ponte Vecchio divenne il cuore di un’economia in pieno fermento: botteghe di macellai, di borsai, di pescivendoli, di ortofrutticoli offrivano le loro merci in quello che divenne un vero e proprio mercato specializzato. Ogni bottega si fregiava della sua personalissima insegna: l’aquila, la volpe, il micio, il lupo, l’orsa, ma anche animali più esotici come il cammello, la pantera, il leone e, addirittura, l’unicorno.
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Trasformazioni e tempi odierni

Nei molti secoli della sua storia il Ponte Vecchio si è trasformato più volte, in una vicenda di distruzioni e di ricostruzioni che ha comportato reiterate metamorfosi delle strutture architettoniche e significativi mutamenti dell’uso, dallo smercio degli alimentari alle botteghe degli orafi, che hanno nella bronzea effigie di Benvenuto Cellini, sul terrazzo di ponente, il loro nume tutelare. scorcio della Boutique dal Ponte. La ricerca dell’eccellenza ispirò al governo dei Medici la destinazione del più antico e prestigioso Ponte a “passaggio” con vista sugli splendori dell’oreficeria. Fu per questo, infatti, che il duca Cosimo affidò a Giorgio Vasari, nel 1565, la costruzione del Corridoio Vasariano che, passando al di sopra dei tetti delle botteghe e dentro gli edifici nobiliari, con l’eccezione della Torre dei Mannelli, collegava la Galleria degli Uffizi con Palazzo Pitti: due luoghi medicei d’allora, due complessi museali straordinari d’oggi, vanto del sistema dei musei fiorentini.
Fu per questo, infatti, che il duca Cosimo affidò a Giorgio Vasari, nel 1565, la costruzione del Corridoio Vasariano che, passando al di sopra dei tetti delle botteghe e dentro gli edifici nobiliari, con l’eccezione della Torre dei Mannelli, collegava la Galleria degli Uffizi con Palazzo Pitti: due luoghi medicei d’allora, due complessi museali straordinari d’oggi, vanto del sistema dei musei fiorentini. Oggi abbiamo quattro prestigiose boutique, ognuna specializzata in un prodotto diverso, i migliori brand di gioielleria ed orologeria, oltre alla nostra "sempreverde" linea di gioielli.